venerdì 17 gennaio 2014

Le novità introdotte dalla DGR 1185 del 20 dicembre 2013

La Regione Lombardia ha pubblicato le “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario per l’esercizio 2014” in cui sono contenute le novità che caratterizzeranno la gestione delle RSA in Lombardia.
La deliberazione introduce alcune novità e tratteggia l’evoluzione che caratterizzerà il settore per l’anno in corso.

In questa analisi prendiamo in considerazione le novità organizzative che le RSA dovranno affrontare nel corso del 2014.

Una prima osservazione generale: viene ribadita la spinta all’introduzione di forme di assistenza diversa e intermedia per intensità tra RSA e ADI quali residenzialità leggera e RSA aperta. In questo senso la Regione Lombardia spinge per una differenziazione dell’offerta ed è compita delle unità di offerta, in particolare le RSA di evolvere dal punto di vista organizzativo per poter sfruttare queste opportunità offerte dall’evoluzione normativa. Da tempo questo blog, confortato anche dagli studi dell’Osservatorio RSA dellaLIUC di Castellanza, sostiene la necessità di sviluppo organizzativo delle RSA al fine garantire competitività e sviluppo a seguito di un processo di diversificazione dei servizi offerti (e quindi delle fonti di ricavo). Per una valutazione delle opportunità e dei rischi è utile vedere anche il contributo di Fabrizio Giunco pubblicato su Lombardia Sociale

In sintesi le principali novità dal punto di vista organizzativo.

  • Viene ribadito che il sistema VAOR, dopo la sperimentazione, sostituirà la valutazione SOSIA a cominciare dall’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) per estendersi progressivamente a tutto il sistema socio sanitario (RSA, CDI, ecc.).

  • Le regole definite nella DGR 3540/2012 per l’esercizio e l’accreditamento delle unità di offerta socio sanitarie verranno riviste entro la fine di settembre del 2014.
  • Verranno riviste entro fine aprile 2014 le regole del sistema di vigilanza sull’appropriatezza delle cure contenute nella DGR 4980/2013 alla luce di quanto emerso nel periodo di sperimentazione.
  • Possibilità di un aumento del numero di posti letto RSD con conseguente diminuzione di posti letto RSA a seguito di una riduzione di ospiti di classe SOSIA 7 e 8 che dovranno essere presi in carica da forme di offerta a minore intensità di prestazione (RSA leggera o RSA aperta).
  • Sono esonerati dall’adozione obbligatoria del modello organizzativo D.Lgs 231/2001 le unità di offerta con capacità contrattuale pari o superiore a 800.000(ottocentomila) €/anno. Per le unità di offerta con l’obbligo di adozione del modello organizzativo, l’Organismo di Vigilanza deve trasmettere all’ASL entro il 28 febbraio di ogni anno (non più il 31 dicembre) la relazione sintetica relativa all’anno precedente nella quale evidenzi le attività di sorveglianza e controllo svolte, con particolare riferimento alle attività afferenti l’accreditamento e il contratto siglato con l’ASL. La relazione deve anche indicare le azioni intraprese dall’Ente a fronte di eventuali criticità rilevate.
  • Il budget 2015 potrà essere variato nella misura del ±10% premiando comportamenti virtuosi e disincentivando quelli inappropriati nei limiti delle risorse complessive del sistema.
  • Per le assenze temporanee dell’utente è prevista la remunerazione a carico del FSR delle assenze dell’utente, nell’ambito del budget assegnato all’Unità d’Offerta, entro il limite massimo di 10 giorni consecutivi di assenza e per un massimo di 20 giorni annui per utente. Per quanto riguarda RSA e RSD, nel caso di ricoveri ospedalieri, la remunerazione viene garantita solo a condizione che l’Unità d’Offerta assicuri, all’ospite ricoverato, prestazioni di carattere assistenziale integrative e/o sostitutive dei famigliari. Di tali prestazioni deve essere data evidenza nel Fascicolo personale.

Torneremo ancora su queste novità. In caso desideriate ottenere maggiori informazioni potete scrivere a info@innconsulting.it

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