mercoledì 7 settembre 2011

La salute e la sicurezza nelle RSA e nella case di riposo

Il tema della salute e sicurezza per i lavoratori, gli ospiti e i visitatori ha un’importante valenza non solo perché è un obbligo di legge, ma per l’immagine e la qualità del servizio che viene erogato.

Il metodo sicuro per garantire la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro è lo sviluppo di un sistema di gestione che può essere conforme alle linee guida dell’INAIL o alla norma OHSAS 18001 (dove OHSAS sta per Occupational Health and Safety Assessment Series). Utilizzare come modello uno di questi documenti permette di avere un riferimento riconosciuto anche dal Decreto Legislativo 81 del 2008 e quindi la possibilità di ottenere consistenti riduzioni dei contributi INAIL versati dalla RSA. Contributi che per una RSA con personale dipendente possono ammontare anche a diverse decine di migliaia di euro. Il risparmio ottenibile permette anche nel giro del primo anno di ripagarsi dell’investimento fatto (consulenza e costi di certificazione) e di godere quindi di un risparmio netto per gli anni seguenti.

Una conseguenza delle osservazioni prima esposte è il diffondersi nel corso del 2010 e 2011 delle certificazioni secondo la norma OHSAS 18001 nelle RSA.

Lo schema di funzionamento del sistema di gestione è del tutto simile a quello dei sistemi di gestione per la qualità: un forte impegno da parte della Direzione

·         che inizia definendo la politica della salute e sicurezza e ponendo gli obiettivi di miglioramento in tema di salute e sicurezza,

·         che opera per fare in modo che l’intera organizzazione raggiunga gli obiettivi posti,

·         che verifica nel corso del tempo la situazione e il rispetto degli obiettivi,

·         che corregge le modalità di svolgimento dei processi (il modo di lavorare) in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi stessi,

·         che rivede gli obiettivi al termine del periodo considerato al fine di migliorare in continuo le prestazioni del sistema.

La definizione degli obiettivi di salute e sicurezza


La prima criticità riguarda la definizione degli obiettivi del sistema. Criticità che nasce dalla frequente mancanza di abitudine a esprimere obiettivi quantitativi, misurabili e misurati. A nostro avviso la definizione degli obiettivi deve essere inizialmente molto semplice, ad esempio: rispetto della normativa, almeno 1 o 2 incontri sistematici con i lavoratori, al massimo un numero definito di infortuni, un numero di giornate di lavoro perso a seguito di infortuni definito in funzione dell’andamento degli anni precedenti, garantire almeno un ammontare di ore di formazione al personale, l’utilizzo dei DPI da parte dei lavoratori.

Un esempio di applicazione


I modelli organizzativi sopra descritti implicano poi la definizione dei rischi che l’attività comporta (valutazione dei rischi che dovrebbe essere già stata fatta nel D.V.R. previsto dal Decreto Legislativo 81 del 2008). Identificati i rischi vanno prodotti dei documenti che descrivono i comportamenti che i lavoratori devono adottare per ridurre i rischi. Si tratta di brevi istruzioni operative che devono essere redatte pensando agli utilizzatori e che devono essere quindi facilmente comprensibili. In caso di presenza di personale straniero, con una scarsa conoscenza della lingua italiana, va valutata l’opportunità che questi documenti siano redatti anche in lingue straniere.

Dalla nostra esperienza per le RSA (o Case di riposo) i principali temi da trattare sono:

·         la movimentazione degli ospiti,

·         le ferite da reincappucciamento delle siringhe,

·         le ferite da taglio nella preparazione dei cibi,

·         la gestione e l’immagazzinamento delle bombole di ossigeno,

·         la gestione degli apparecchi elettromedicali diffusi nelle case di riposo come magnetoterapia, laserterapia, ultrasuoni, ecc.

Da un’analisi dell’esperienza di ciascuna struttura risulta immediatamente come siano questi gli incidenti che si verificano sempre più spesso, ed è pertanto su questi eventi che occorre concentrare l’attenzione e la formazione del personale per ridurne la frequenza e la gravità.

Alcuni di questi comportamenti sono spesso sottovalutati, si pensi ad esempio all’utilizzo delle apparecchiature per la fisioterapia, che devono essere regolarmente verificate nella funzionalità e nella taratura dei parametri fondamentali. Mi è successo spesso che strutture, non solo siano all’oscuro del problema, ma spesso i loro fornitori non sono in grado di fornire informazione sulle modalità di svolgimento della manutenzione e delle modalità di taratura.

Torneremo prossimamente su ciascuno dei precedenti elementi critici per vedere come possono essere affrontati sistematicamente.

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