venerdì 22 febbraio 2013

Continua la diffusione dei Sistemi di Gestione per la Qualità nelle RSA lombarde


Una precedente nostra ricerca del 2009, che riportava dati del 2008, aveva evidenziato una significativa diffusione di sistemi di gestione della qualità certificati secondo la standard UNI EN ISO 9001.
A distanza di 4 anni abbiamo voluto vedere come è cambiato lo scenario. Ecco i risultati.

Note metodologiche

La presente ricerca si basa sui dati pubblicati sul sito www.accredia.it relativamente alle RSA che hanno conseguito e mantengono la certificazione di qualità secondo lo standard UNI EN ISO 9001, relativa ai sistemi di gestione per la qualità da parte di enti accreditati ACCREDIA. I dati sono aggiornati al 31 dicembre 2012. Non sono state considerate le strutture gestite da organizzazioni (ad esempio cooperative) che pure hanno conseguito la certificazione UNI EN ISO 9001 e le organizzazioni che hanno conseguito la certificazione da ente non accreditati da ACCREDIA. In questo senso il numero di RSA certificato è stimato per difetto, certamente non per difetto.

Continua la diffusione dei sistemi di gestione per la qualità

A fine 2012 è aumentata la percentuale di RSA certificate; dal 8% del 2008 si è passati all’11%, in particolare la situazione della diffusione dei Sistemi di Gestione per la Qualità per provincia è riportata nella seguente tabella.


La diffusione risulta molto differenziata da provincia a provincia con le province di Milano e Cremona che primeggiano.
Questa situazione è anche dovuta alla presenza sul territorio lombardo da molto strutture di medie e piccole dimensioni. Infatti la tabella seguente che riporta la percentuale di organizzazioni certificate per le RSA di maggiori dimensione (oltre 100 posti letto) evidenzia un livello di diffusione sempre differenziato per provincia ma complessivamente più elevato: oltre il 25 % delle RSA di questa dimensione ha adottato un sistema di gestione per la Qualità.


Esiste quindi certamente una correlazione tra dimensione della RSA e adozione di un sistema di gestione per la Qualità. In particolare la provincia di Cremona che è caratterizzata da strutture dimensionalmente importanti (oltre 100 posti letto) registra un livello di diffusione complessivo molto alto proprio a causa di questa tipologia di strutture presenti sul territorio.
Va evidenziato il dato di Milano che non è completamente affidabile per la presenza del gruppo Segesta, le cui strutture nel 2011 sono state certificate direttamente, mentre prima erano certificate in modo indiretto.

La dinamica della diffusione

La certificazione di qualità nelle RSA lombarde è cominciata alla fine degli anni ’90 e si è diffusa negli ultimi anni come risulta dalla seguente tabella.



Risulta evidente come la crescita sia stata significativa tra il 2005 e il 2008, è rallentata ma non annullata negli anni seguenti (va considerato che i dati del 2012 non sono definitivi).
Questa dinamica scomposta per provincia evidenzia come alcune province non hanno registrato nessuna nuova struttura certificata, la crescita infatti si è concentrata nelle province di Cremona, Bergamo, Brescia, Milano, Pavia e Varese.


Questa tendenza evidenzia l’interesse sempre crescente verso il Sistema di Gestione per la Qualità come strumento manageriale da adottare anche in seguito al processo di ristrutturazione e privatizzazione avviato dalla Regione Lombardia.

I vantaggi per le organizzazioni

I vantaggi che l’adozione di un Sistema di Gestione per la Qualità sono principalmente i seguenti:
·         chiarezza dei ruoli, dei compiti e delle gerarchie;
·         ottimizzazione nell’utilizzo di risorse, in particolare delle risorse umane che costituiscono la parte più cospicua dei costi;
·         miglioramento dell’immagine e quindi maggiore attrattività per i nuovi ospiti e per la comunità cui la RSA si rivolge;
·         facilità nell’ottenimento dei premi qualità che annualmente la Regione distribuisce.
Data la dinamica negativa della domanda che caratterizza i ricoveri in RSA o in casa di riposo, sono ancora poche le strutture che possono utilizzare la certificazione come strumento di differenziazione dalla concorrenza e di garanzia della qualità dei servizi nei confronti degli ospiti ed ancora di più dei famigliari. In particolare questo è vero nelle province con un livello di diffusione basso come: Como, Lodi, Lecco, Varese e Sondrio.
Con l’obbligo di adozione del Modello Organizzativo secondo il D.lgs. 231/2001, le strutture certificate hanno potuto integrare le procedure già esistenti con i requisiti richiesti dal Modello Organizzativo, trovandosi avvantaggiate.

I costi da sostenere

A fronte dei vantaggi sopra riportati i costi da sostenere sono limitati e si riferiscono principalmente ai servizi di consulenza necessari nella progettazione e nell’implementazione del Sistema di Gestione per la Qualità e ai costi annuali dell’ente di certificazione per gli audit.
È possibile stimare il ritorno dell’investimento nel giro di due/tre anni, in caso di implementazioni che limitino al massimo gli oneri burocratici e che si concentrino sul miglioramento effettivo delle prestazione e dell’efficienza.

Per ottenere il testo completo della ricerca potete scrivere a info@innconsulting.it .




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